Migranti, il TAR del Veneto: il decreto sicurezza non è retroattivo. Chi aveva la protezione umanitaria continua ad avere diritto all’accoglienza.
Il Tar del Veneto va a picconare il decreto sicurezza in tema di migranti. Secondo la sentenza destinata a fare accademia, chi aveva la protezione umanitaria prima dell’entrata in vigore del decreto Salvini continua ad avere diritto all’accoglienza e possono restare nelle strutture nelle quali erano stati ospitati.
Il TAR del Veneto sui migranti: il decreto sicurezza non è retroattivo
Di fato per il TAR del Veneto il decreto sicurezza non è e non può essere retroattivo. Il provvedimento fortemente voluto da Matteo Salvini non va quindi ad abolire la protezione umanitarie e il diritto all’accoglienza riconosciuti prima dell’approvazione e della conversione in legge del provvedimento.
La sentenza del Tribunale su un ricorso presentato da un uomo che si è visto negare l’accoglienza in una struttura
I giudici del TAR si sono espressi sul caso di un migrante arrivato in Italia prima dell’approvazione del decreto sicurezza. E prima della stessa approvazione aveva ottenuto la protezione umanitaria. L’uomo ha deciso di fare ricorso e il Tribunale gli ha dato ragione.
Il TAR, riprendendo e rifacendosi alla sentenza della Corte di Cassazione, ha ribadito la non retroattività del decreto sicurezza. Tradotto in termini pratici. Alle persone che è stata riconosciuta la protezione prima dell’entrata in vigore del decreto Salvini, come è stato ribattezzato, non possono essere tolti i benefici e i diritti acquisiti secondo la normativa prima in vigore.